Cucina bolognese: i 9 piatti più amati e tante curiosità
Bologna è sinonimo di buon cibo, prodotti tipici e pranzi in allegria con famiglia e amici. Un vero e proprio viaggio tra piatti della tradizione, ricerca di idee e spunti culinari. Pronti a partire?
I prodotti tipici della tradizione bolognese
Cercando consigli sulle migliori attività da fare a Bologna, sicuramente non può mancare… il sedersi a tavola. La tradizione culinaria di questa città, infatti, e in generale dell’intera Emilia-Romagna, è estremamente ricca e saporita, e amata in tutto il mondo. La cucina emiliana è forse la più famosa d’Italia, grazie a piatti simbolo come le lasagne, i tortellini e le tagliatelle al ragù.
La grande varietà di prodotti e ricette consente all’Emilia-Romagna di divertirsi con il cibo e offrire profumi e gusti unici al mondo. Materie prime di altissima qualità, spesso protette da certificazioni come il marchio IGP, e segreti tramandati in famiglia completano il quadro perfetto della tradizione gastronomica di Bologna.
Tra i prodotti che la fanno da padrone in tavola a Bologna troviamo sicuramente i salumi, prima tra tutte la Regina Rosa. La Mortadella Bologna IGP è un prodotto che vanta un legame indissolubile e intenso con il territorio, con testimonianze che tornano indietro nei secoli fino a risalire addirittura all’epoca romana imperiale. Inizialmente era un prodotto riservato a un’élite di buongustai, nobili e ricchi borghesi, a causa dell’elevato prezzo. Il costo era dovuto sia al valore della materia prima che alla manodopera di artigiani specializzati, i pochi a custodire il sapere necessario per produrre la delicatissima Mortadella Bologna. Grazie allo sviluppo dell’industria salumiera, avviato nell’Ottocento, la Regina Rosa è divenuta il salume popolare per eccellenza, amato e gustato proprio da tutti.
La Mortadella Bologna è il simbolo di questa città. Ma la tradizione emiliana vanta una grande varietà di prodotti tipici, come per esempio i formaggi Squacquerone e sua maestà il Parmigiano Reggiano, oltre al pecorino dolce dei colli bolognesi. Patata di Bologna DOP e Asparago verde di Altedo IGP sono la ciliegina sulla torta di una tradizione gastronomica eccelsa.
I primi piatti più famosi di Bologna
Pensare a Bologna senza pensare alla pasta fresca non è proprio possibile. Questa città ha dato i natali ad alcune tra le ricette di primi piatti più amati non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Qui la pasta fresca è speciale, realizzata rigorosamente in casa seguendo la ricetta della nonna, impastata con amore e con il savoir-faire tipico dell’Emilia-Romagna. Il risultato? Pietanze dal gusto intenso, sapori che sanno di casa, di pranzi in compagnia, di domeniche in famiglia.
Cominciamo dai protagonisti indiscussi della tavola bolognese, ovvero i tortellini. La ricetta originale è stata depositata dalla Confraternita del Tortellino alla Camera di Commercio di Bologna, e prevede rigorosamente un morbido ripieno a base di Mortadella Bologna IGP, prosciutto crudo, Parmigiano Reggiano DOP e lombo di maiale rosolato al burro. Sempre secondo tradizione, i tortellini vanno serviti in brodo: un piatto gustosissimo che saprà riscaldare anche le giornate più fredde. E se si vuole essere veri depositari della tradizione culinaria emiliana, è fondamentale padroneggiare la delicata arte della chiusura a mano del tortellino.
Impossibile poi non menzionare le lasagne al ragù, forse il piatto più amato nel mondo intero. Calde, morbide, fragranti: le lasagne conquistano a ogni forchettata. Nonostante la ricetta sia così diffusa da essere preparata ovunque, in pochi sanno che la vera sfoglia della lasagna è verde, in quanto è preparata con gli spinaci. Per stupire i commensali, dunque, aggiungi all’impasto circa 100 g di spinaci freschi lessati, strizzati e finemente tritati.
Infine, un altro grande classico, immancabile sulle tavole domenicali: le tagliatelle. Come per tutta la pasta fresca bolognese ed emiliana in generale, il segreto è prepararle in casa. Non lasciarti spaventare dal procedimento: è molto più facile di quanto si potrebbe pensare; bastano i consigli giusti e un po’ di pazienza per preparare deliziose tagliatelle fatte a mano. Il condimento tipico a Bologna è certamente il ragù, ma questo primo piatto è talmente versatile da poter essere servito in moltissime versioni.
Cosa mangiare dopo la pasta? I secondi di Bologna
Mortadella Bologna e pasta fresca fatta in casa guidano la tradizione culinaria emiliana, ma la regione ha da offrire anche gustosissimi secondi piatti. Tra questi, quelli di carne sono i più diffusi. A volte la loro preparazione richiede un po’ di tempo e manualità, ma il risultato è sempre un trionfo di gusti e profumi.
Cominciamo dal secondo piatto bolognese forse più antico di tutti, la galantina di pollo. La sua preparazione non è delle più semplici, ma possiamo garantire che ne vale assolutamente la pena. Un pollo, o cappone, farcito con un ripieno a base di Mortadella Bologna, carne di manzo e prosciutto cotto, preparato con lunga cottura nel brodo e servito freddo a fette: un vero capolavoro.
Un’altra ricetta molto amata è la cotoletta bolognese, da non confondere con la sua versione milanese. La cotoletta bolognese è arricchita con fette di prosciutto e Parmigiano Reggiano grattugiato, e viene cotta nel brodo in modo da renderla ancora più saporita.
Vediamo quindi come la tradizione emiliana mescoli sapientemente i tipi di carne, riunendo manzo, maiale, vitello e anche carni bianche come il pollo in tante, deliziose ricette. Ma per quanto riguarda i contorni e le verdure? Il più famoso è il friggione, una deliziosa salsa realizzata stufando le cipolle bianche e facendole cuocere a lungo con i pomodori pelati. Il risultato è un contorno profumato e saporito, perfetto caldo assieme alla carne ma anche spalmato sui crostini per un gustoso antipasto.
Infine, un secondo che è anche piatto unico, un vero campione di bontà e ricchezza: il gran fritto misto. A Bologna si frigge davvero di tutto, dalla carne alle verdure passando per i formaggi, per arrivare infine ai dolci. Un fritto completo, adorato dai bambini e amato anche dai grandi, perfetto per Natale, Pasqua o per un’occasione speciale.
Un tocco di dolcezza con i dessert bolognesi
Siamo quasi giunti al termine di questo viaggio gastronomico nella tradizione culinaria di Bologna, e ora ci aspetta il momento più goloso di tutti, ovvero quello del dolce.
L’Emilia-Romagna è una regione amante della pasta fresca, dei salumi e delle preparazioni a base di carne, ma riesce a stupire anche sul fronte dei dessert, con alcune dolcezze nascoste.
Tra i migliori dolci bolognesi va ricordata la torta di riso, detta anche torta degli addobbi, un delicato impasto di riso, uova, spezie, mandorle, cedro e scorza di limone cotto in forno. Questo dolce era tradizionalmente preparato in occasione del Corpus Domini, festa durante la quale le finestre venivano addobbate con drappi colorati. Da qui questo soffice dolce prende il suo curioso nome.
Da assaggiare assolutamente è il Certosino di Bologna, dolce tipico di Natale la cui storia comincia durante il Medioevo, e preparato con farina, mandorle, pinoli, cioccolato fondente, miele e canditi. Questa torta si riconosce per la sua forma bassa, il colore scuro e le decorazioni di frutta candita.
Oltre a queste specialità tipiche, a Bologna sono molto diffusi anche la zuppa inglese, il mascarpone e il salame di cioccolato; dessert noti e preparati in tutta la penisola italiana.
A Bologna, c’è la Bologna
Questo nostro viaggio tra la goduria per il cibo, la convivialità e l’amore per le ricette tradizionali bolognesi, per oggi è terminato. Ma, come ogni viaggio che si rispetti, merita una cartolina ricordo. Un’istantanea in grado di simboleggiare ed evocare tutta la bolognesità in cucina e a tavola. Da dedicare e inviare a chi sappiamo, potrà apprezzare.
E che cosa potrebbe rappresentare al meglio la concezione tutto ciò se non quella ciliegina sulla torta gastronomica bolognese che è la Mortadella Bologna? Con tutta la sua delicatezza, il suo profumo. E in grado di essere protagonista sulle tavole, sempre.