Mortadella Bologna IGP,
un piacere anche in gravidanza

Mortadella Bologna IGP, un piacere anche in gravidanza

L’alimentazione in gravidanza è un argomento delicato, che va a toccare paure e insicurezze di tante giovani mamme. È infatti grande la paura di assumere qualcosa di nocivo per il bambino, o di esporlo a rischi; per questo è sempre bene consultarsi con il proprio medico. Ma possiamo iniziare a fare un po’ di chiarezza insieme su cosa mangiare o meno durante la gestazione.

La gravidanza va considerata come una condizione parafisiologica, ovvero non molto distante da uno stato di normalità. Purtroppo, invece, viene spesso vissuta con preoccupazione e ansia. L’enorme mole di accertamenti ai quali la donna viene sottoposta, rischia di farla sentire una persona medicalizzata (anche per il sempre più frequente ricorso a integrazione di vitamine e sali minerali). E anche l’alimentazione non fa eccezione: vanno infatti modificate alcune abitudini alimentari e ci sono regole di prudenza da seguire. Al tempo stesso, però, spesso si cade nella tentazione di evitare molti alimenti e sottoporsi a forti rinunce senza che ci sia una fondata motivazione scientifica. Ricordiamoci innanzitutto che in gravidanza diventa ancora più importante assumere le sostanze nutrienti necessarie: in particolare, è fondamentale l’apporto di alcuni nutrienti come proteine, calcio, ferro, grassi omega 3, vitamine del gruppo B (in particolare acido folico), fibre e antiossidanti naturali. In secondo luogo, è importante regolarsi seguendo una dieta ampia che rispetti i canoni della dieta mediterranea, e aumentando di circa 300 calorie al giorno il fabbisogno abituale a partire dal secondo o terzo mese. Ma cosa mangiare? Non bisogna abbuffarsi e gettarsi sul junk food, ovviamente, e bisogna cercare di non aumentare più di 9 kg di peso nell’arco di tutta la gravidanza.

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Sarebbe un errore escludere la carne e i suoi derivati pensando che possano far male durante questo periodo; anzi, alcuni nutrienti contenuti nella carne sono molto importanti per la salute e per il corretto sviluppo del feto. L’unica cautela da adottare è non consumare carni crude poiché potenzialmente pericolose per la possibile trasmissione di alcune infezioni, come la toxoplasmosi. Questo discorso però non si applica a carni e salumi cotti, come la Mortadella Bologna IGP.

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La Mortadella Bologna IGP può essere tranquillamente consumata durante l’intera gravidanza, in quanto il trattamento termico al quale è sottoposta mette al riparo dalla trasmissione di infezioni pericolose. Allo stesso tempo, consente un corretto apporto di nutrienti nobili ed essenziali per la madre e per il bambino. In particolare, l’apporto proteico è notevole, intorno a 16%, permettendo di fornire i “mattoni” migliori per l’organogenesi del nascituro. 

È importante notare che le proteine contenute nella Mortadella Bologna IGP sono ad alto valore biologico e di elevata qualità, poiché contengono tutti gli aminoacidi essenziali che l’organismo da solo non potrebbe produrre. Per quanto riguarda l’apporto di grassi, le recenti tecniche di selezione suina e la rigorosa attenzione all’alimentazione animale hanno permesso di ottenere un assetto lipidico della Mortadella Bologna contenuto. Inoltre, c’è una prevalenza determinante di quei grassi considerati sani e utili alla salute: ne sono un esempio i monoinsaturi e in particolare l’acido grasso oleico (lo stesso presente nell’olio extra vergine di oliva). A questo proposito è importante ricordare che la composizione corporea del feto è ricca di grassi, e pertanto la loro introduzione attraverso l’alimentazione risulta indispensabile.

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Recenti studi dicono che…

Dagli gli studi più recenti si è visto come la presenza del sale nella Mortadella Bologna si sia ridotta di ben il 20% rispetto al passato, le calorie del 9% e il colesterolo non supera i 70 mg ogni 100 gr di prodotto, un ottimo risultato considerando che non si dovrebbe mai superare la soglia giornaliera dei 300 mg.

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Vediamo dunque come la Regina Rosa sia un prodotto equilibrato e che può essere tranquillamente consumato anche in gravidanza. Oltre alle proteine, inoltre, è ricchissima di vitamine del gruppo B, in particolare la vitamina B12, essenziale per la corretta formazione degli organi del feto e la prevenzione della spina bifida, in quanto ottimizza l’azione dell’acido folico.
Inoltre apporta un adeguato livello di sali minerali come il potassio, il fosforo e il ferro, molto importanti per il corretto sviluppo e funzionamento neuromuscolare del feto e per la corretta formazione del DNA e delle molecole trasportatrici di energia come l’ATP.

Non trascuriamo infine l’aspetto piacevole e socializzante di questo alimento saporito e profumato, che invita al suo consumo in compagnia e può contribuire a rendere piacevole l’alimentazione in questa splendida fase della vita.