Hanno Detto della Mortadella

“E se forse pure alcuna particella è in quelle [novelle], alcuna paroletta più literale che forse a spigolistra donna non si conviene, le quali più le parole pesano ch’e fatti, e più d’apparer s’ingegnano che d’esser buone, dico che più non si dèe a me esser disdetto l’averle scritte, che generalmente si disdica agli uomini et alle donne, dir tutto di foro e caviglia e mortaio e pesrello e salsiccia e mortadello, e tutto pieno di simiglianti cose”
Boccaccio Decamerone, Conclusioni (517)

“Io vi darò animelle di vitella, mortatelle, vin di montagna.”
Gli ingannati (1531) in Commedie del ’500, a cura di I. Sanesi (XXV-1355)

“Seimila Mortadelle e salsiccioni…”
Giambattista Lalli (1629)
Franceide, a cura di C.Rua (2-6-57)

“Bologna, mia patria, …fabbrica Mortadelle d’esquisita bontà, che sono famose per tutta l’Italia.”
Bartolomeo Stefani L’arte di ben cucinare, 1662 (p. 4)

“Mangiar sempre volendo a crepapelle
s’empi di crescentine e Mortadelle.”
Lorenzo Panciatichi
Cicalata in lodo della frittura, 1730 (p. 78)

“Si beve e si divora
saporito prosciutto e Mortadella.”
Nicolò Forteguerri (1674-1735)
Rime piacevoli, in “Il Ricciardetto” (pp. 30-87)

“Parmi che vostra signora sorella mettesse subito in campo Ia famosa Mortadella di Bologna che, a
di lei detta, non aveva I’eguale.”

Lazzaro Spallanzani (sec. XVIII)
Opere (IV-377)

“Affrettati a venire… Porta anche un po’di Mortadella, ma che sia sopraffina.’
Giosue Carducci (1853-1907)
Lettere (II-20-309)

“Le forme di cacio colossali, …il marmo striato e i musaici delle Mortadelle e dei salami hanno sgombrato in due giorni.”
Guido Gozzano (1883-1916)
Opere (I-1109)

“Una fetta di Mortadella sottile come il tovagliolo si allargava solitaria nel piatto.”
Carlo Levi
L’orologio, 1950 (p. 89)

“Si volse al palco scenico, spalancò gli occhi e Ia bocca, e appena l’attore ebbe proferire le prime parole, cominciò a piangere come una Mortadella al sole di luglio.”
Antonio Ghislanzoni

Un suicidio a fior d’acqua, 1888 (p. 59)